I rifiuti organici possono essere trasformati in un materiale inerte e sterile, che ci presta a molteplici utilizzi.

Attraverso la tecnologia EFR (Ecological Food Recycler) promossa da Ecoswiss, il rifiuto organico di origine eterogenea viene sottoposto ad un processo di sterilizzazione a 120° per ottenere una rimozione completa dell’attività enzimatica e batterica, causa di contaminazioni e putrefazioni maleodoranti, abbinata ad una riduzione dell’umidità nel prodotto finito che ha un valore medio del 7% ca.

Il prodotto ottenuto può essere bruciato in quanto i rifiuti organici biodegradabili (biomassa) sottoposti ad elevate temperature sino all’incenerimento, sono considerati “combustibile rinnovabile a zero emissioni di CO2 – Carbon Neutral”, come definito e previsto dalla direttiva sull’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili (Direttiva 2001/77/CE “sulla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità”).

La pellettizzazione dei rifiuti solidi urbani coinvolge i processi di separazione, miscelazione di materiale di scarto organico di alto e basso valore calorifico e di compattazione per produrre pellet da RSU o bricchette di combustibile da RSU, anche denominati RDF (Refuse Derived Fuel). Il pellet da RSU di questo tipo può essere utilizzato nelle caldaie o per la generazione di energia elettrica. Possono anche fungere da buon sostituto del carbone e del legno per scopi domestici e industriali.

La conversione dei rifiuti solidi in bricchette fornisce un mezzo alternativo per lo smaltimento ecologicamente sicuro dei rifiuti che sono attualmente smaltiti in discariche, inoltre la tecnologia di pellettizzazione fornisce un’altra fonte di energia rinnovabile, simile a quella della biomassa, dell’energia eolica, solare e geotermica.

Le caratteristiche di emissione dei prodotti RDF sono migliori rispetto a quelle del carbone con meno emissioni di inquinanti come NOx, SOx, CO e CO2.

Il combustibile derivato da rifiuti può essere ulteriormente macinato, in caso di necessità, in un trituratore secondario per renderlo adatto alla pellettizzazione, ottenendo pellet di combustibile finale con diametri diversi, da 10 mm a 25 mm, adatti a diversi usi.

Questi pellet di carburante sono compatti e inodori, possono essere conservati per un massimo di tre anni senza un significativo degrado biologico o chimico e, grazie alla loro maggiore densità apparente, sono più durevoli e possono essere trasportati più facilmente.
L’elevata densità apparente e le dimensioni regolari ne facilitano il trasporto, lo stoccaggio rispetto ad altri carburanti.

Il potere calorifico del pellet ottenuto da materiale inerte e sterile realizzato con la tecnologia EFR (Ecological Food Recycler) Ecoswiss, può essere di circa 3700 kcal/ kg (15480,8 kJ/kg) a seconda della percentuale di materia organica contenuta nei rifiuti, la presenza di additivi e quella dei materiali leganti utilizzati nel processo.